Elena Brovelli ha vissuto un’esistenza ricca di esperienze, ma il suo cammino è stato profondamente segnato da momenti di trasformazione interiore. Adottata a soli tre mesi, ha cercato per tutta la vita la madre naturale, che purtroppo ha ritrovato solo dopo la sua morte. A questo si sono aggiunti il lutto per il marito e per i genitori adottivi, avvenuti nello stesso periodo. Elena ha scelto di non cedere al dolore. In un momento di grande difficoltà, ha trovato dentro di sé la forza per sostenere sua figlia adolescente e trasformare quelle perdite in un percorso di rinascita.
L’arte è stata la risposta a questo momento cruciale. Durante quel periodo di riflessione, mentre ascoltava la canzone October di Adrian Berenguer, Brovelli ha percepito una “chiamata” inaspettata. Le sue mani hanno iniziato a plasmare i tessuti, trasformandoli in opere che raccontano una storia più profonda: quella di una donna che ha scelto la luce invece del buio, che ha trovato nelle pieghe dei materiali il riflesso delle sue stesse emozioni
L’arte di Brovelli nasce da una profonda connessione con l’energia dell’universo. Le sue mani, che sembrano mosse da una forza superiore, plasmano tessuti trasformandoli in opere uniche e non replicabili. Ogni sua opera è realizzata solo quando Elena percepisce questa “chiamata”, il segnale che è pronta a trasformare il materiale in un portale emozionale.
Le sue opere fungono da specchi per chi le osserva, rivelando la vera essenza interiore dell’osservatore. Attraversare le opere di Brovelli richiede una mente aperta e disposta a lasciarsi toccare dal profondo. Il suo percorso artistico non è soltanto una reazione al dolore, ma anche un atto di gioia e celebrazione della vita, capace di trasformare il trauma in energia positiva.
Alcuni hanno persino paragonato la sua capacità di trasmettere un’esperienza totalizzante a quella di grandi artisti contemporanei, notando una certa affinità con la forza immersiva di Yayoi Kusama e il coinvolgimento emotivo delle performance di Marina Abramović. Altri, nella scelta di materiali come seta, stoffe e tessuti hanno trovato affinità con il lavoro di Anni Albers ma strizza l’occhio anche alla Soft Sculture di Claes Oldenburg, che ha trasformato materiali morbidi in sculture. Difatti, Brovelli eleva il tessuto portandolo ad una tridimensionalità che si fa mezzo per esplorare concetti di energia, spiritualità e rinascita, creando opere che esistono al confine tra arte visiva e installazione emotiva.
Il percorso di Elena è, comunque, del tutto unico: le sue opere richiedono una mente aperta, pronta a lasciarsi toccare nel profondo.
In questo viaggio artistico, Elena non solo ha affrontato i suoi demoni personali, ma ha scoperto un nuovo modo di vivere e di comunicare. Le sue opere sono portali, percorsi energetici unici che invitano chi le contempla a guardarsi dentro e a lasciarsi guidare verso una trasformazione emotiva.
Il suo lavoro è una sintesi di introspezione e rinascita, un invito per chi osserva a guardarsi dentro, a lasciare che l’arte lo conduca verso una trasformazione emotiva.
Le opere di Elena Brovelli sono percorsi energetici, che richiedono una mente aperta e una sensibilità disposta a lasciarsi coinvolgere. Ogni tessuto, ogni piega, è plasmato con cura per trasmettere un messaggio di forza e resilienza, un invito a celebrare la vita anche nei suoi momenti più difficili.
Elena Brovelli, nata il 29 Agosto a Milano, è laureata in Relazioni Pubbliche allo IULM. La sua sensibilità verso la comunicazione e l’arte si è sviluppata attraverso esperienze professionali alla Triennale di Milano e aziende internazionali, ma è nei suoi viaggi che ha trovato un legame profondo con le diverse culture e ambienti naturali del mondo. Dalle vibranti strade di New York e Dubai alle capitali europee, fino agli angoli più selvaggi delle Maldive e delle isole caraibiche, ogni luogo ha arricchito la sua visione artistica.
Le sue opere, spesso monocromatiche ma con un uso significativo del colore, riflettono la connessione tra la spiritualità e le impressioni assorbite in terre lontane. Cuba, con il suo vibrante senso di comunità, o i paesaggi incontaminati delle isole, rappresentano per Elena non solo luoghi di ispirazione, ma anche rifugi dove la creatività prende forma. I viaggi in Cina, Giordania, Egitto e Turchia hanno ulteriormente ampliato la sua capacità di dialogare con culture antiche e spirituali, elementi che riecheggiano nelle sue creazioni.
Oggi, da quasi due anni, Elena Brovelli si dedica completamente alla sua
vocazione artistica,
dove il suo talento nel creare opere uniche e riflessive
si fonde con l’essenza dei luoghi visitati e la spiritualità che li permea.
“Elena Brovelli’s art is a journey to be touched. Discover a unique sensory
experience, inclusive of the visually impaired.”
-BEYOND ART & DESIGN-
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